mercoledì 5 gennaio 2011
martedì 4 gennaio 2011
"I fenicotteri di Bombay"
Ho appena finito di leggere "I fenicotteri di Bombay" e, a caldo ti invio le mie impressioni, come comune lettore senza pretese.Sono io invece che saro'curioso di leggere quello che scriverai tu da professionista.
Iniziando a leggere si crede che il libro si inserisca nel vasto e sfruttato filone delle storie che ruotano attorno a Bollywood ma non è così; la Bollywood dorata e privilegiata rimane sullo sfondo in cui si muovono,amano e soffrono i cinque personaggi principali di questo libro e cioè: Zaira,la bella e buona attrice,Samar,il pianista omosessuale,Leo,il suo compagno e poi Rhea una ceramista alla ricerca di se stessa e Karan,il fotografo di talento.Nella prima parte vengono tratteggiati con accuratezza questi personaggi e il libro si dipana senza scosse.Improvvisamente,nella seconda Parte la Storia si anima e assume l'aspetto di un vero Giallo,con l'assassinio di Zaira.Sembra che tutto porti all'arresto del colpevole di questo delitto,che tutti hanno visto e invece no! la corruzione politica,l'intrigo e la paura hanno il sopravvento e il colpevole la fa franca.A questo punto questa storia lentamente sbiadisce ed emergono prepotentemente alla ribalta i veri protagonisti del Romanzo:Karan e Rhea, e da quì in poi,sino alla fine tutto ruoterà attorno a loro.In sostenza,il vero protagonista del romanzo è l'Amore,difficile,contrastato,incompreso,pericoloso,ma alla fine trionfante,eterno.Mi hanno colpito frasi e periodi di grande bellezza e poesia che immergono il lettore il quella atmosfera fatata ed eterea che solo chi è stato in India può percepire.In complesso il libro mi è piaciuto;La saga di Karan e Rhea assorbe il lettore e lo tiene legato sino alla movimentata conclusione.Gli attori si muovono in un ambiente affascinante,fatto di Sole,mare,pioggia e vento,splendidamente e poeticamente descritto.
Piccola sorpresa finale:l'Autore dedica il libro a Sathya Sai Baba,il Maestro spirituale di Puttaparthi.
ciao,ti auguro un felice Nuovo Anno, Roberto.
Iniziando a leggere si crede che il libro si inserisca nel vasto e sfruttato filone delle storie che ruotano attorno a Bollywood ma non è così; la Bollywood dorata e privilegiata rimane sullo sfondo in cui si muovono,amano e soffrono i cinque personaggi principali di questo libro e cioè: Zaira,la bella e buona attrice,Samar,il pianista omosessuale,Leo,il suo compagno e poi Rhea una ceramista alla ricerca di se stessa e Karan,il fotografo di talento.Nella prima parte vengono tratteggiati con accuratezza questi personaggi e il libro si dipana senza scosse.Improvvisamente,nella seconda Parte la Storia si anima e assume l'aspetto di un vero Giallo,con l'assassinio di Zaira.Sembra che tutto porti all'arresto del colpevole di questo delitto,che tutti hanno visto e invece no! la corruzione politica,l'intrigo e la paura hanno il sopravvento e il colpevole la fa franca.A questo punto questa storia lentamente sbiadisce ed emergono prepotentemente alla ribalta i veri protagonisti del Romanzo:Karan e Rhea, e da quì in poi,sino alla fine tutto ruoterà attorno a loro.In sostenza,il vero protagonista del romanzo è l'Amore,difficile,contrastato,incompreso,pericoloso,ma alla fine trionfante,eterno.Mi hanno colpito frasi e periodi di grande bellezza e poesia che immergono il lettore il quella atmosfera fatata ed eterea che solo chi è stato in India può percepire.In complesso il libro mi è piaciuto;La saga di Karan e Rhea assorbe il lettore e lo tiene legato sino alla movimentata conclusione.Gli attori si muovono in un ambiente affascinante,fatto di Sole,mare,pioggia e vento,splendidamente e poeticamente descritto.
Piccola sorpresa finale:l'Autore dedica il libro a Sathya Sai Baba,il Maestro spirituale di Puttaparthi.
ciao,ti auguro un felice Nuovo Anno, Roberto.
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