domenica 8 giugno 2008

Il Sik

Nel Gennaio del 1993, anno del mio primo viaggio a Puttaparthi (India),l'avevo già notato; era alto, maestoso, gestiva la sua innata autorevolezza con grazia e signorilità. Vestiva un abito di lino bianco che gli stava a pennello, e poi quel turbante sopra un viso così bello che sembrava uscito da un telefilm di Sandokan ! portava sotto braccio il frustino, come gli inglesi del periodo coloniale. Era un capo Sik !
Mi ero affezionato a lui anche perchè lo avevo sempre rivisto negli anni successivi, sempre bello, sempre autorevole, sempre un gran signore. Mi piaceva vederlo impartire ordini con quel suo fare deciso e sicuro di sè. Lo consideravo ormai facente parte del complesso dell'Ashram , come il tempio, la statua di Ganesh e l'albero della meditazione.
Poi, improvvisamente, è sparito. Non l'ho più visto; lo cercavo con lo sguardo,al mattino e al pomeriggio quando i Seva disciplinano l'ingresso dei devoti nel Mandir. Avrei potuto chiedere sue notizie in giro o al Relation Guest Office ma non ho avuto il coraggio di farlo.
Avrei potuto avere una cattiva notizia !
Preferisco che la cosa rimanga nel vago. Magari un giorno riapparirà !
Semmai è passato nella Gloria della Vera Vita, mi piace immaginarlo adAmritsar , sul Tempio d'Oro, che controlla da lì che le file dei devoti a Prashanti Nilajam siano regolari e ben allineate.Come voleva lui.

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